Attraverso musei e luoghi emblematici, si esplora il tema dell’estrazione, un intervento sul territorio che ha significato fatica e ingegno ma anche una continua rielaborazione culturale. Per quasi due secoli intere generazioni di minatori, operai, manovali e tecnici hanno vissuto le loro esistenze a stretto contatto con il minerale, a cominciare dall’infanzia sacrificata nelle viscere della terra. In funzione della presenza di grandi masse di manovalanza mineraria, molti centri, tra i quali i paesi di Valguarnera e Villarosa si popolarono enormemente, per poi svuotarsi con l’esodo del lavoro minerario.
A partire da Palazzo Prato, sede del Museo Etno Antropologico e dell’Emigrazione Valguarnerese, si raggiunge il Parco Minerario Floristella-Grottacalda, tra i più significativi insediamenti di archeologia industriale nel sud d’Italia, mentre la storia sociale e migratoria di Villarosa è raccontata dal Treno Museo e dalle case museo di Villapriolo, fino alla Mostra permanente della civiltà mineraria allestita nella sede della Lega Zolfatai fondata nel 1903 a Piazza Armerina.