In prossimità la Granfonte, monumentale macchina idraulica seicentesca, e il Giardino delle Ninfe, fanno da quinta scenica all’evocativo paesaggio rurale. Da qui, dal tributo allegorico reso all’essenziale risorsa, si riesce a percepire l’esito della particolare geologia di queste terre, con l’accumulo di grandi quantitativi d’acqua nelle lenti di quarzarenite, che sgorgano in punti di contatto tra la roccia serbatoio e le argille, garantendo un’antropizzazione della vallata tanto profonda nel tempo. Sono le sorgenti del Dittaino che dalle pendici del Cernigliere si riversano lungo la vallata del Crisa. La costante disponibilità di acqua, unita alla fertilità del suolo, ha favorito lo sviluppo agricolo, con la coltivazione di cereali, viti e ulivi, plasmando il paesaggio e la vita delle comunità per millenni.
Dalla risorsa naturale all’intervento del fattore antropico, all’attuale sfida idrica, l’itinerario attraversa il patrimonio ecomuseale dei laghi Ogliastro, Morello, Nicoletti, Olivo e Pergusa, documentando tecniche di eduzione delle acque e paesaggi modellati dal suo uso tradizionale e contemporaneo.