L’itinerario dell’acqua nel paesaggio modellato

L’ecomuseo Branciforti, visitor center di Leonforte, con il suo Teatro delle acque, è ospitato nei locali destinati in passato ad un impianto di sollevamento per fornire la risorsa idrica nella parte alta della città storica.

In prossimità la Granfonte, monumentale macchina idraulica seicentesca, e il Giardino delle Ninfe, fanno da quinta scenica all’evocativo paesaggio rurale. Da qui, dal tributo allegorico reso all’essenziale risorsa, si riesce a percepire l’esito della particolare geologia di queste terre, con l’accumulo di grandi quantitativi d’acqua nelle lenti di quarzarenite, che sgorgano in punti di contatto tra la roccia serbatoio e le argille, garantendo un’antropizzazione della vallata tanto profonda nel tempo. Sono le sorgenti del Dittaino che dalle pendici del Cernigliere si riversano lungo la vallata del Crisa. La costante disponibilità di acqua, unita alla fertilità del suolo, ha favorito lo sviluppo agricolo, con la coltivazione di cereali, viti e ulivi, plasmando il paesaggio e la vita delle comunità per millenni.

Dalla risorsa naturale all’intervento del fattore antropico, all’attuale sfida idrica, l’itinerario attraversa il patrimonio ecomuseale dei laghi Ogliastro, Morello, Nicoletti, Olivo e Pergusa, documentando tecniche di eduzione delle acque e paesaggi modellati dal suo uso tradizionale e contemporaneo.

Un intreccio di storie e luoghi da seguire passo dopo passo: la mappa interattiva guida l’esplorazione della rete ecomuseale attraverso un itinerario narrativo.

Visitor center ecomuseo Branciforti

L’ecomuseo Branciforti, ospitato nei locali di un ex impianto di sollevamento idrico, nasce come presidio per l’interpretazione della storia ambientale e culturale di Leonforte e del suo territorio. Situato vicino alla monumentale Granfonte e al Giardino delle Ninfe, sviluppa il progetto Teatro delle acque attraverso due laboratori didattici esperienziali: uno dedicato all’acqua e uno alla ceramica. Dal visitor center partono tre itinerari esplorativi, percorribili a piedi o in e-bike: il percorso monumentale, dedicato ai principali attrattori storico-artistici; le Vie del principe attraverso i luoghi dei Branciforti; la visita ai geo-siti che comprende l’acquifero del Placcone di Leonforte, la diga Nicoletti, i resti della Pangea primordiale (sill basaltico triassico) di contrada Vignale, Monte Altesina e il fiume Crisa-Dittaino.

Leonforte

Lago Ogliastro

Il lago Ogliastro si trova al confine tra le province di Enna e Catania, principalmente nel territorio di Aidone e in parte in quello di Ramacca. Nato a scopo irriguo e come riserva idrica, è stato creato tra il 1963 e il 1972 mediante la costruzione di una diga in terra battuta sul fiume Gornalunga. Nel tempo, il lago ha sviluppato un interessante processo di successione ecologica ed è oggi un habitat di rilievo per numerose specie di uccelli stanziali e migratori.

Aidone

Lago Morello

Il lago Morello, situato tra Villarosa ed Enna, è un bacino artificiale realizzato tra il 1968 e il 1973 mediante uno sbarramento in terra sul fiume Morello, in provincia di Enna. Nato per scopi industriali, serviva a fornire l’acqua necessaria al processo di flottazione della miniera di Pasquasia. Lo sbarramento fu costruito con materiali locali appositamente trattati. La creazione del lago ha comportato la scomparsa di parte della ferrovia mineraria Sikelia, che insisteva in buona parte nell’area dell’invaso. Terminato l’uso industriale, le acque del lago sono oggi impiegate per l’irrigazione.

Villarosa

Lago Nicoletti

Lago artificiale nato a seguito della costruzione della diga omonima negli anni Settanta del secolo scorso sul fiume Dittaino, è circondato da una ricca vegetazione, campi coltivati a frumento e fava, colture arboree tra cui l’olivo, il mandorlo, l’arancio e il pesco, oltre che da pascoli. Sede stagionale di numerosi uccelli migratori che sostano nelle acque del lago in alcuni periodi dell’anno, consente l’attività di pesca sportiva e la pratica di sport acquatici nella struttura attrezzata.

Leonforte

Lago Olivo

Negli anni Ottanta è stato realizzato un lago artificiale sul fiume Olivo per incrementare le risorse idriche a scopo irriguo. La sua costruzione è stata agevolata dalla morfologia del torrente e dai terreni poco permeabili, come le Argille marnose di Geracello. Il bacino, dalla forma irregolare simile a una mano tra le montagne, difficilmente raggiunge la piena capacità a causa delle scarse piogge. Le sponde argillose favoriscono la crescita di una ricca varietà di vegetazione, incluse specie acquatiche e semi-acquatiche.

Piazza Armerina

Lago di Pergusa

Il lago di Pergusa si trova all’interno di una conca subellittica circondata dalle alture dei monti Erei.
È l’unico lago endoreico della Sicilia, privo di immissari ed emissari, e di origine tettonica.
Costituisce un’importante zona umida nel cuore dell’isola, punto di sosta fondamentale per gli uccelli migratori e habitat di un’ampia varietà di avifauna.
Un fenomeno unico al mondo provoca la colorazione rossa delle acque in particolari condizioni di luce e temperatura, per opera di alcuni microrganismi. Questo effetto, dovuto allo sviluppo di solfobatteri, rappresenta anche un meccanismo naturale di autodepurazione. Luogo di suggestione e ispirazione, è stato citato da autori antichi come Ovidio, Cicerone, Livio e Diodoro Siculo. Secondo il mito, fu proprio qui che Plutone rapì Proserpina, figlia di Cerere. Il dolore della madre, dea della fertilità, provocò il declino dei raccolti. Solo grazie all’intervento di Giove, fu concesso che madre e figlia potessero ricongiungersi per parte dell’anno. Da allora, la lontananza di Proserpina segna l’arrivo di autunno e inverno, il suo ritorno quello di primavera ed estate.

Enna

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