Le valli e i declivi sono interrotti da uliveti e macchia mediterranea, che contribuiscono a una biodiversità vegetale e faunistica, mentre la geologia argillosa ha favorito la formazione di terreni ideali per l’agricoltura, che da sempre è l’attività dominante. Il panorama prevalente di campi coltivati a grano, cangianti nelle stagioni, restituisce l’immagine iconica di selvatica quiete del “granaio di Sicilia”.
Il centro odierno nasce come città di fondazione, proprio per la disponibilità produttiva, nel 1746. L’insediamento originario è però molto antico, testimoniato dai diversi resti pre e protostorici, dalle contrade Picinosi, Torre e Cozzo Edera, da evidenze di periodo romano imperiale, la Stazio Nysura. Alcuni resti archeologici dimostrano una rilevante frequentazione nel periodo bizantino e le fonti citano il casale Qalat Musariah, posto vicino al Qasr el Hedid (Gagliano Castelferrato). Il toponimo arabo di Musariah potrebbe essere una allitterazione di Nysuria, colonia greca, ma anche essere ricordato dalla contrada Musa, posta sempre in territorio di Nissoria e molto vicino all’arcaico centro di Gagliano Castelferrato.
Il nuovo paese certamente dovette avere un impulso notevole vista la costruzione immediata di una cappella dedicata al patrono San Gregorio armeno e soprattutto il trasferimento di diverse famiglie provenienti da paesi limitrofi. La cappella, trasformata in chiesa, viene in seguito dedicata a San Giuseppe, tradizionalmente legato al tema del grano e della provvidenza e affrescata nella seconda metà del Novecento dal pittore Elio Romano, assorino di nascita che scelse di vivere assorbito nel paesaggio della contigua Contrada di Morra.
