L’estrazione è una pratica profondamente radicata nel territorio del Geopark Rocca di Cerere, la cui geologia straordinaria custodisce da millenni una ricchezza mineraria, sedimentaria e rocciosa che ha profondamente influenzato la vita locale. Questo asse tematico invita a riflettere sulla relazione tra l’uomo e la terra, esplorando come l’estrazione delle risorse naturali abbia modellato non solo il paesaggio ma anche le economie, le identità culturali e le forme sociali della Sicilia centrale. L’atto stesso di estrarre implica un intervento sul territorio, una modificazione ambientale e una rielaborazione culturale continua, che mette in dialogo la dimensione economica con quella ecologica e storica. Esplorare questo asse significa considerare criticamente le risorse minerarie e geologiche, ma anche comprendere come queste abbiano plasmato le strutture sociali, le competenze tecniche, i saperi locali e le narrazioni identitarie.

Punto cruciale per comprendere la relazione simbiotica tra ambiente e comunità nel territorio del Rocca di Cerere Geopark. Il paesaggio agricolo, risultato di tecniche tradizionali e innovazioni contemporanee, è frutto di millenarie interazioni tra l’uomo e la terra, che hanno generato biodiversità agricola, sapori tipici, tecniche agronomiche e sistemi di gestione delle risorse idriche. Il ciclo annuale della semina e della raccolta non è soltanto un’azione produttiva, ma un vero e proprio rito culturale che struttura la vita comunitaria. La coltivazione è intesa anche come cura del territorio, conservazione del patrimonio genetico vegetale e valorizzazione dei saperi tradizionali. Questo asse esplora come la coltivazione rappresenti un elemento fondamentale di coesione sociale, identità territoriale e sostenibilità ambientale.

La costruzione costituisce una lente attraverso cui leggere e comprendere il paesaggio antropizzato dell’ecomuseo. Essa non indica solamente l’atto di edificare fisicamente strutture o infrastrutture, ma rimanda anche alla costruzione simbolica e culturale del territorio, risultato di pratiche edilizie tramandate e continuamente reinterpretate. Nel contesto del Rocca di Cerere Geopark, costruire significa saper abitare e adattarsi a condizioni ambientali specifiche, interpretando materiali locali come la pietra, l’argilla, il legno e l’acqua in chiave architettonica e funzionale. L’asse della costruzione permette di esplorare come i manufatti, i villaggi, le strutture rurali e le opere idrauliche siano testimonianze vive delle interazioni umane con l’ambiente, manifestazioni concrete della capacità di adattamento e innovazione delle comunità locali.

Introduzione di una dimensione culturale e simbolica essenziale per comprendere il territorio dell’ecomuseo del Rocca di Cerere Geopark. Questo asse esplora i miti, le narrazioni fondative, le credenze e le pratiche rituali che esprimono le visioni del mondo delle comunità locali e la loro relazione con la natura e il cosmo. Al centro della Sicilia, territorio attraversato da storie millenarie e culture sovrapposte, le cosmogonie raccontano come le comunità abbiano interpretato, nel tempo, la loro presenza nel mondo. Questo asse tematico permette quindi di leggere il territorio non solo attraverso la materialità del paesaggio, ma anche mediante le narrative immateriali, i simboli e le storie che, tramandate di generazione in generazione, contribuiscono a dare forma al senso di appartenenza e alla consapevolezza culturale delle comunità locali.